
Introduzione
Quando si parla di Anticipo Rinnovo Contratti Pubblici 2024, il tema suscita sempre molto interesse.
E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.244 del 18.10.2023 il Decreto Legge n.145 recante “Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.“
Cosa prevede questo Decreto in materia di Anticipi di CCNL ?
Lo vediamo in questo approfondimento
Cosa prevede l’articolo 3 del D.L. Anticipi ed in particolare sull’Anticipo Rinnovo Contratti Pubblici 2024
L’articolo che interessa maggiormente i dipendenti pubblici è l’articolo n.3
Art. 3 – Anticipo rinnovo contratti pubblici
1. Nelle more della definizione del quadro finanziario complessivo relativo ai rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024, per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato dipendente dalle amministrazioni statali, in via eccezionale, l’emolumento di cui all’articolo 1, comma 609, secondo periodo, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, nel mese di dicembre 2023 è incrementato, a valere sul 2024, di un importo pari a 6,7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato, salvi eventuali successivi conguagli. Il predetto incremento non rileva ai fini dell’attribuzione del beneficio di cui all’articolo 1, comma 281, della legge 29 dicembre 2022, n. 197, come modificato dall’articolo 39 del decreto-legge 4 maggio 2023, n. 48, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 luglio 2023, n. 85.
2. Agli oneri derivanti dal comma 1, valutati in 2.000 milioni di euro per l’anno 2023, si provvede ai sensi dell’articolo 23.
3. Le amministrazioni di cui all’articolo 48, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 possono erogare al proprio personale dipendente a tempo indeterminato l’incremento di cui al comma 1 con le modalità e nella misura di cui al medesimo comma 1 con oneri a carico dei propri bilanci.
Facciamo un passo indietro
L’ultimo contratto approvato per i dipendenti del comparto Funzioni Locali è il CCNL del 16.11.2023.
Tale contratto si riferisce al Triennio 2019-2021
Questo vuol dire che risultano tuttora vacanti gli aumenti relativi alle annualità 2022 e 2023 e da gennaio anche 2024.
Infatti, nelle buste paga dei dipendenti del comparto delle Funzioni locali devono essere liquidate le indennità di vacanza contrattuale come identificate dal MEF nei documenti seguenti:
Funzioni locali nuovi assunti (secondo il nuovo sistema di classificazione
Comunicato Stampa del Consiglio dei Ministri del 16 Ottobre
Nel Comunicato stampa n.54 rilasciato dal Consiglio dei Ministri del 16 ottobre 2023 si legge quanto segue
“1. Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili (decreto-legge)
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili.
Di seguito alcune tra le principali misure.
…omissis…
Anticipo rinnovo contratti pubblici – Si dispone, per il mese di dicembre 2023, l’incremento, a valere sull’anno 2024, dell’indennità di vacanza contrattuale per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, salva l’effettuazione di eventuali successivi conguagli.”
…omissis…
Come comportarsi sul tema dell’Anticipo Rinnovo Contratti Pubblici 2024
Dalla lettura del decreto e del comunicato stampa si apprende, in conclusione che il Governo, ha incluso all’interno del D.L Anticipi, ed in particolare all’art.3, un anticipo del rinnovo contrattuale che si traduce con un incremento dell’Indennità di vacanza contrattuale.
Tale incremento è obbligatorio per le amministrazioni statali ed è invece “facoltativo” per le Funzioni locali in quanto, al comma 3, dell’art. 3, viene previsto che:
3. Le amministrazioni di cui all’articolo 48, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 possono erogare al proprio personale dipendente a tempo indeterminato l’incremento di cui al comma 1 con le modalità e nella misura di cui al medesimo comma 1 con oneri a carico dei propri bilanci.
A parere di chi scrive, il “possono erogare”…”con oneri a carico dei propri bilanci” vuol intendere che le amministrazioni locali faranno una valutazione finalizzata a verificare, tra l’altro, la capacità di spesa, per poi destinare tali eventuali risorse disponibili all’anticipo del rinnovo del CCNL mediante rideterminazione dell’IVC rispetto ai valori determinati dal MEF.
L’anticipo è limitato inoltre al solo personale dipendente assunto a tempo indeterminato.
Sulla concreta applicazione dell’art.3 del D.L. Anticipi si pongono, tra l’altro, alcuni temi da valutare sotto il profilo tecnico ed applicativo.
Come primo punto, le Amministrazioni locali dovranno “attendere” aggiornamenti da parte del MEF che, come sappiamo, per assicurare l’omogenea applicazione della normativa richiamata (Legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di Bilancio 2022) al comma 609 dell’articolo 1) e la relativa determinazione dell’IVC, pubblica, sul proprio sito internet, le misure delle Indennità di vacanza contrattuale da corrispondere al personale.
Altro punto riguarda la determinazione dell’impatto dell’incremento dell’IVC. Calcolare l’impatto sulla spesa assume infatti una notevole rilevanza sia sul bilancio 2023 che sul bilancio 2024-2025 (e ricordiamo, su questo aspetto il nuovo procedimento per la predisposizione del bilancio D.M. 25 luglio 2023 e le relative tempistiche).
Infine, tornando sul tema della “facoltà” per le amministrazioni locali di procedere al riconoscimento di questo anticipo, a parere di chi scrive, si ritiene che il “possono” previsto dal comma 3 dell’art.3, debba essere letto come un “devono” laddove l’ente abbia capacità di spesa e le relative risorse in bilancio.
Infatti, non dimentichiamoci, che il paragrafo 5.2 dell’allegato n. 4/2 al D.Lgs 118/2011 prevede che
Nelle more della firma del contratto si auspica che l’ente accantoni annualmente le necessarie risorse concernenti gli oneri attraverso lo stanziamento in bilancio di appositi capitoli sui quali non è possibile assumere impegni ed effettuare pagamenti. In caso di mancata sottoscrizione del contratto, le somme non utilizzate concorrono alla determinazione del risultato di amministrazione. Fa eccezione l’ipotesi di blocco legale dei rinnovi economici nazionali, senza possibilità di recupero, nel qual caso l’accantonamento non deve essere operato.
Se vuoi continuare ad approfondire questo tema, ti consigliamo i seguenti approfondimenti:
Se oltre al Anticipo Rinnovo Contratti Pubblici 2024, ti interessano altre materie relative al personale della PA ed in particolare alla gestione economica e giuridica delle risorse umane negli Enti locali, abbiamo molti approfondimenti che possono esserti utili.
Ad esempio abbiamo realizzato un articolo sulla La mancata costituzione del Fondo Decentrato. Dai principi contabili alla Corte dei Conti
Quali sono gli errori da evitare nella costituzione del Fondo decentrato ?
Rispondiamo a questa e molte altre domande nel corso completo sulla costituzione del Fondo decentrato dopo il CCNL del 16.11.2022. Aggiornato con i recenti orientamenti ARAN, pareri MEF e Deliberazioni della Corte dei Conti
Compila il form per ricevere il programma dettagliato
